Oswald Ducrot, Tzvetan Todorov, "Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio"
Oswald Ducrot, Tzvetan Todorov, "Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio"
Publisher: Isedi | 1972 | ISBN: N/A | Italian | PDF | 465 pages | 19.3 Mb
Publisher: Isedi | 1972 | ISBN: N/A | Italian | PDF | 465 pages | 19.3 Mb
La pubblicazione del Dizionario di Ducrot e Todorov non può mancare di fare piacere, per vari molivi. Uno è che si tratta di una buona opera di divulgazione riguardante le conquiste più moderne della linguistica, della semiologia, della critica letteraria, e in generale delle discipline che studiano il linguaggio ispirandosi a criteri che possiamo chiamare, in senso lato, strutturalistici.
Un altro motivo di soddisfazione è il poter constatare che in Italia esiste il pubblico a cui un'opera come questa è destinato, un pubblico che possa accoglierla con interesse e trarne vantaggio.
Non c'è, come potrebbe parere a prima vista, contraddizione fra questi due motivi. Essi sono anzi correlativi. Questo Dizionario è sì un'opera di divulgazione, ma non si rivolge a un pubblico impreparato ed estraneo agli argomenti in esso trattati. Al contrario, esso presuppone che il pubblico sia informato, venga frequentemente a contatto con testi di argomento linguistico, stilistico, critico e filosofico modernamente orientati.
A questo pubblico il Dizionario si propone di offrire una bussola che consenta di orientarsi nell'intricato labirinto delle teorie linguistiche moderne, una guida che chiarisca ed illustri termini e nozioni che stanno uscendo dall'ambito di lavori tecnici e specialistici, e, mentre diventano patrimonio culturale comune, acquistano valori e implicazioni diversi che rendono sempre più necessario, se si vogliono evitare equivoci e confusioni, che il lettore sia cosciente del loro senso originario all'interno delle discipline in cui sono stati elaborati.
Il punto di vista centrale e unificatore del Dizionario è quello della semantica; grande rilievo viene dato alle teorie generative trasformazionali (alla luce delle posizioni chiamate appunto "semanticiste"), alle teorie semiologiche.
Questa è una direzione pericolosa per gli studi linguistici (a causa della facilità con cui, seguendola, si può perdere la strada), ma non per ciò meno necessaria al loro progresso.
Oswald Ducrot, Tzvetan Todorov, "Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio"
