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Gabriele Donato - «La lotta è armata». Estrema sinistra e violenza: gli anni dell'apprendistato 1969-1972 [Repost]

Posted By: rotten comics
Gabriele Donato - «La lotta è armata». Estrema sinistra e violenza: gli anni dell'apprendistato 1969-1972 [Repost]

Gabriele Donato - «La lotta è armata». Estrema sinistra e violenza: gli anni dell'apprendistato 1969-1972
2012 | ISBN: 8890400692 | Italiano | 404 pages | EPUB | 0.8 MB

«La lotta è armata»: questo doveva essere il messaggio diffuso dalla foto della pistola puntata alla tempia dell'ingegner Macchiarini, della fabbrica milanese Sit-Siemens, nel marzo del 1972. Le parole sono di Renato Curcio, e si riferiscono al primo sequestro-lampo realizzato dalle Brigate Rosse. Si trattò di un episodio rilevante: i brigatisti avevano deciso di passare definitivamente all'azione. Da quella data alla metà degli Ottanta una serie di formazioni della sinistra rivoluzionaria sconvolsero con le loro azioni armate il clima politico e sociale del nostro paese. Quali fattori determinarono un'escalation tanto drammatica? Per quali ragioni tanti gruppi della sinistra extra-parlamentare considerarono persuasiva l'ipotesi della violenza? Perché la tentazione del ricorso ad azioni terroristiche si rivelò tanto seduttiva? Questi sono gli interrogativi affrontati dal testo: la ricerca di Gabriele Donato propone una riflessione attenta sulle motivazioni che spinsero tante e tanti a scegliere la lotta armata, e analizza le argomentazioni grazie alle quali tale scelta trovò una legittimazione negli ambienti dell'estrema sinistra. Il lavoro si concentra sull'evoluzione delle elaborazioni di gruppi come Potere Operaio e Lotta Continua, e la confronta con la proposta politica delle prime Brigate Rosse: l'esame attento di giornali e documenti dà vita a una comparazione dettagliata, arricchita dall'utilizzo sistematico di fonti di altro genere: interviste e autobiografie in modo particolare. Ne esce un quadro vivace di anni importanti, segnati da episodi clamorosi (che il libro descrive con cura) e dal protagonismo di personaggi che avrebbero fatto parlare a lungo di sé, come Toni Negri, Adriano Sofri, Renato Curcio e tanti altri.