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Giuseppe Decollanz - Baldassarre Arrivadopo

Posted By: SSCN1926
Giuseppe Decollanz - Baldassarre Arrivadopo

Giuseppe Decollanz - Baldassarre Arrivadopo
Italian | rebustv | 2013 | EPUB | Pages 153 | ASIN: B00BONJYFY | 1.74 Mb


In questo terzo e ultimo capitolo delle "Storie di Montepeloso", Giuseppe Decollanz
continua a raccontare le tragedie che la dittatura fascista di Benito Mussolini
determinarono anche in Basilicata. Il testo infatti narra la drammatica vicenda umana
di un giovane che, per dare un senso e una prospettiva alla propria vita, si arruola
volontario nell'esercito di Cadorna e va a combattere sul fronte del Carso per la
liberazione di Trento e Trieste. Rimane gravemente ferito e riporta mutilazioni che gli
impediscono di vivere una vita normale. Aderisce, nella speranza di un riscatto
sociale, al Partito Nazionale Fascista e per qualche tempo fa parte della redazione de
“Il giornale d’Italia”, il quotidiano fondato e diretto da Benito Mussolini.
Il Fascismo sembra dare finalmente senso alla sua vita. Gli conferisce l’onorificenza di
“Sciarpa Littorio”, simbolo di prestigio e di grande considerazione e lo nomina
“commissario straordinario” con pieni poteri della sezione del Partito Fascista di
Montepeloso, suo paese d’origine, con il compito di porre fine ai contrasti fra i
maggiorenti del partito e, soprattutto, di soffocare e distruggere definitivamente ogni
traccia di ideologia socialista fortemente radicata negli animi e nei cuori dei
montepelosani. Quel paese “maledetto” non può continuare ad essere la “roccaforte
rossa” della Basilicata e meno che mai continuare ad essere focolaio antifascista.
Persecuzioni, condanne al confino e delitti feroci contrassegnano la permanenza a
Montepeloso del “commissario straordinario”. Di codesti fatti di sangue e della
crescente opposizione al Fascismo, Baldassarre Arrivadopo viene ingiustamente
ritenuto responsabile e condannato, infine, “all'esilio”.
Dopo essere stato utilizzato come simbolo di patriottismo e di “fedeltà” al Fascismo,
Baldassarre Arrivadopo subisce il destino di diventare una “vittima” tra le tante della
dittatura mussoliniana.